BEATITUDES

BEATITUDES: DIALOGO ALLA PARI FRA JAZZ E TEATRO

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Silipo & Bonacci ProudActions

 

un progetto Guido Silipo e Giovanni Bonacci

da un’idea di Guido Silipo

Ogni dialogo, ogni comunicazione spontanea, fra persone, è di fatto una improvvisazione collettiva: a volte fra due sole voci, a volte fra molte.
Particolarmente affascinante, soprattutto quando questo dialogo viene percepito utilizzando il linguaggio della musica, è il modo in cui ognuna delle voci partecipanti arricchisce, in modo consonante o dissonante rispetto al contesto, il risultato complessivo.
L’idea che sta alla base di questo progetto artistico è quella di realizzare un dialogo quanto più possibile paritetico fra forme espressive, fra linguaggi artistici differenti.
Dall’incontro fra due forme espressive diverse, ma fortemente interconnesse, come musica e poesia, infatti, normalmente nascono canzoni, che piegano il linguaggio verbale all’interno di uno spazio musicale; non meno collaudato è il caso delle letture poetiche “con accompagnamento musicale”, in cui è la musica a inchinarsi al testo, limitandosi, tutt’al più, a fornire un colore sonoro allo sfondo.
Nel progetto Beatitudes l’incontro fra l’improvvisazione jazzistica condotta (o meglio: catalizzata) da Guido Silipo e i testi della beat generation resi teatro sotto la direzione di Giovanni Bonacci, costituisce un vero dialogo, senza sottomissioni, in cui l’apporto di significato e di rappresentazione viene condiviso e moltiplicato nel gioco di ascolto reciproco, partecipazione emotiva e accompagnamento/risposta che solo attraverso l’improvvisazione può mantenere caratteristiche di freschezza e di vivacità immediata altrimenti non riproducibili.
La “perfezione”, qualunque cosa questo significhi, non è ciò che si cerca: sono piuttosto il coinvolgimento emotivo, la forza espressiva, l’immediatezza, a costituire gli obiettivi, insieme al divertimento e al puro incomparabile piacere che solo l’improvvisazione collettiva può regalare.
Il progetto è fatto di diversi incontri fra i testi della Beat Generation e la musica liberamente improvvisata.

Finora abbiamo realizzato

Beatitudes I

In cui la parte testuale è costituita dalla lettura integrale di Urlo di Allen Ginsberg.
Realizzata con la lettura interpretativa di Giovanni Bonacci e la “Co-operative Free Jazz Band” Chaussette Verte (Guido Silipo – chitarra, Denis Pechoux – tastiere, Filippo Leporelli – basso, Michele Tripaldi – batteria e percussioni).

Beatitudes II

Antologia di poeti della Beat Generation (Kerouac, Ferlinghetti, Ginsberg, Di Prima, Corso ed altri
Realizzato con Chaussette Verte e Giovanni Bonacci

Beatitudes III

Si tratta della lettura da parte di quattro attori, le cui voci, a tratti, si sovrappongono, diventando puro suono, delle 242 strofe del poema “Mexico City Blues” di Jack Kerouac in un dialogo alla pari con il jazz liberamente improvvisato dal un quartetto jazz.
La formula del Doppio Quartetto richiama esplicitamente il capolavoro di Ornette Coleman, quel “Free Jazz” che nel 1960 (l’anno successivo alla pubblicazione di Mexico City Blues, peraltro) diede ufficialmente il via a una fondamentale stagione di libera improvvisazione musicale jazzistica.
Realizzato con Chaussette Verte e gli attori Giovanni Bonacci, Liliana Donna Fiorelli, Enrica Nizi, Danilo Vanella

Beatitudes IV

Testo teatrale, con brani tratti da “Sulla Strada” di Jack Kerouac e da “Urlo” di Allen Ginsberg, scritto da Giovanni Bonacci, proposta in versione semiscenica l’8/10/2015 al festival “Tutto il Jazz Impossibile” con gli attori Giovanni Bonacci, Andrea Conte, Flavia Rossi, Serena Sansoni, Indri Shiroka, e la musica di Chaussette Verte: Guido Silipo – chitarra, Denis Pechoux – piano, Filippo Leporelli – basso e la partecipazione straordinaria di Angelo Di Veroli – batteria. Prevede l’uso di alcuni oggetti in scena (sedie o un divano, leggii e poco altro) e, qualora possibile, di praticabili in platea, nonché la proiezione di filmati e diapositive come sfondo all’azione.