Trainers’ Club: dialoghi fra professionisti

trainers club

Iniziative per professionisti della Conoscenza:
Formatori,Coach, InTraCatalysts, Progettisti, Tutor…

 

Una serie di incontri di formazione/coaching/workshop dedicati all’aggiornamento di chi si occupa professionalmente di formazione, con attestazione certificata ai sensi della legge n°4 del 14 gennaio 2013.

Confrontiamo le nostre modalità operative e le attribuzioni di senso con lo scopo di perfezionare le competenze e potenziare le abilità, utilizzando il metodo InverseTraining® in modo da crescere valorizzando in ognuno il proprio tratto stilistico personale e unico.

Ogni modulo è verticalizzato su un tema specifico della professione, e articolato in due sessioni PRO da quattro ore.

Per i prossimi mesi sono previsti i moduli:trainers club

  • quali strumenti: power point, lavagna, naked? – lunedì 2 e 16 maggio (edizione am), giovedì 5 e 19 maggio (edizione pm)
  • l’integrazione del gruppo in aula – lunedì 6 e 20 giugno (edizione am), giovedì 9 e 23 giugno (edizione pm)

A tutti i partecipanti sarà rilasciata attestazione della frequenza per l’aggiornamento professionale e la deducibilità fiscale ai sensi della legge n°4 del 14 gennaio 2013.

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Trainers’Club 2: definire obiettivi fra coach e coachee

Il secondo argomento degli incontri del Trainers’Club è intitolato

la definizione degli obiettivi fra coach e coachee

in cui esploreremo insieme quella che è senza dubbio una parte fondamentale dell’attività del coaching, ma i cui contenuti tecnici offrono strumenti  e stimoli importantissimi anche per i formatori e per gli InTraCatalyst.

Nelle otto ore durante le quali si svilupperà il modulo condivideremo i diversi approcci attraverso i quali è possibile ai coach (ma in generale a chi si occupa di condurre esperienze di crescita personale e professionale attraverso gli strumenti del coaching, della formazione eccetera) arrivare a definire insieme a chi fruisce della loro opera gli obiettivi di cambiamento in direzione dei quali lavorare.

Come si può incrementare al massimo l’efficacia di quello che si fa in un contesto relazionale di questo tipo e delicatezza?

Come è possibile mettersi effettivamente a disposizione delle effettive necessità del cliente, evitando da un lato di manipolarne la percezione di ciò che è realmente necessario, e dall’altro di declinare come esigenze quelle che non sono che posizioni?

Quanto è effettivamente necessario utilizzare un approccio come quello della Programmazione Neuro Linguistica e quanto, invece si tratta di una scorciatoia?

Lo strumento dell’inverseTraining®, come d’abitudine, ci aiuterà a condividere esperienze, convinzioni, competenze, in modo da permettere a ognuno di elaborare o personalizzare strumenti tecnici e nuove attribuzioni di senso, o confermare la propria visione.

È previsto, naturalmente, attestato di partecipazione per l’aggiornamento professionale.

Oltre a ciò, la diffusione degli atti prevista costituirà pubblicazione per i partecipanti che vorranno firmarli.

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Perché InverseTraining® è coaching “PNL free”

Perché InverseTraining® è un metodo di group coaching “PNL free”

(da www.inversetraining.com)

Chiariamolo da subito: non abbiamo nulla contro la PNL, che risulta utilissima quando ad applicarla sono professionisti competenti ed eticamente corretti: sarebbe come avercela con i martelli, che sono strumenti indispensabili per piantare i chiodi, ma che possono fare molto male nelle mani di persone con cattive intenzioni.

La Programmazione Neuro Linguistica, da qualche anno a questa parte, sembra essere diventata indispensabile per il coaching e importante per la formazione, come se non potesse esistere un coach in grado di farne a meno o un formatore capace che non la utilizzi, ma non è necessariamente così.

La PNL è un approccio molto vicino all’ipnosi, che, come per l’ipnosi, modifica temporaneamente la percezione della realtà nelle persone e quindi rischia di peggiorare i problemi, invece di risolverli, se non perfettamente utilizzato.
Perché InverseTraining® è un metodo di group coaching “PNL free”

Per il coach si tratta, in moltissimi casi, solo di una scorciatoia, neanche particolarmente efficace nel medio/lungo periodo, che di fatto riduce la libertà e l’autonomia del coachee, invece di incrementare la sua capacità di migliorare la propria condizione.

Il motivo è semplice e lo abbiamo detto prima: la PNL agisce sulla percezione, non sulla realtà, e la confusione fra i due piani incrementa, invece di diminuire, le difficoltà che il coaching dovrebbe contribuire a risolvere.

Nel caso di patologie legate alla psiche, ad esempio, in cui si evidenzi che è la percezione di un problema a influenzare la vita del paziente,  funziona perfettamente, come è logico, poiché è modificando la percezione che si può agire sul problema.

Quindi si tratta di uno strumento formidabile, se utilizzato nel giusto ambito, per ottenere in pazienti con problemi psicologici importanti, cambiamenti di breve durata, utili come “varchi” per il conseguimento di altri obiettivi.

Non può essere quel momentaneo mutamento di percezione l’obiettivo della cura, in quanto, per l’appunto, non ottiene cambiamenti definitivi: è una finzione.

Ma stiamo comunque parlando di ambiti clinici e di relazioni di cura.

In mancanza di patologie, non c’è un problema che si risolva modificandone la percezione, in quanto la percezione originaria, se non è “malata” è corretta, quindi devo agire sulla radice e non sull’aspetto della cosa.

Un esempio tipico è l’autostima: se c’è una debolezza nel tuo carattere o nella tua formazione che ti impedisce di raggiungere dei risultati in una determinata parte della tua vita, posso agire con la PNL in maniera tale da non farti percepire per qualche tempo quella debolezza, e così incrementare la tua autostima al punto da spingerti verso quei risultati, ma, a meno di affrontarla in maniera adeguata, la debolezza rimane lì e si ripresenterà entro breve tempo, generando tutt’al più una completa dipendenza dal coach, non l’affrancamento dal problema.

I coach e formatori più bravi e eticamente corretti utilizzano la PNL quasi esclusivamente allo scopo di ottenere nei clienti quello che viene chiamato un “insight” (una illuminazione improvvisa, un “Eureka!”, per dirla in maniera meno anglo centrica), ma troppo spesso viene piegata a usi differenti.

Per questo motivo ci sono persone che partecipano a determinati eventi motivazionali, riunioni molto grandi in cui si “pompa” in chi non riesce a raggiungere i propri obiettivi la convinzione e l’autostima fino a limiti altissimi, ma senza agire sulle problematiche che hanno portato all’insuccesso.

Costoro sono spesso costretti a tornare e tornare e tornare a quei corsi, per rinnovare quella sensazione esaltante di forza invincibile, di autostima massima, che si può ottenere attraverso l’uso massiccio della PNL, oltretutto potenziata dal fatto di essere parte di una massa, quindi già naturalmente portati all’esaltazione.

È come una droga: ti fa sentire un leone, ma non può farti diventare stabilmente un leone, per questo sei costretto a prenderne ancora e ancora.

Per questo motivo con il nostro metodo non si lavora mai sul piano della manipolazione emozionale, ma esclusivamente su quello della creazione di connessioni cognitive, lasciando libero e responsabile ognuno delle proprie emozioni e anche della creazione di un proprio percorso di identificazione di senso da dare alle conoscenze che si scambiano, si acquisiscono e rafforzano in una sessione di inverseTraining®.

Siamo convinti che crescere e migliorare la capacità di interagire con il proprio mondo possa avvenire solo potenziando la libertà di ragionare autonomamente che dà l’esplorazione della realtà stessa, e che farlo accadere attraverso modalità di interazione non gerarchizzate, ma professionalmente catalizzate  sia un modo radicalmente più efficace per fare formazione e coaching di gruppo.

E in fondo questa è la differenza e la novità dell’inverseTraining®.


Vorrei saperne di più

NEW – tecnica e organizzazione del debriefing

whiteboard

Il debriefing, in uscita dalle esercitazioni o da intere giornate di formazione, è probabilmente il momento più di tutti dedicato a generare senso nel nostro lavoro di docenti / coach / facilitatori / catalyst.

In tanti anni di attività ho visto all’opera una quantità di stili diversi per questa delicata whiteboardparte del nostro lavoro: da quelli più direttivi, didattici, strettamente legati al compito, allo schema e al risultato, a quelli “morbidi”, che suggerivano, senza imporre, un modello di condivisione dell’esperienza all’aula, fino a quelli talmente destrutturati da far percepire il momento come una autonoma decisione dei partecipanti, un momento di anarchia creativa, che portava al risultato richiesto apparentemente senza sforzo.

Questo vogliamo condividere nelle otto ore del modulo “Debriefing” che abbiamo calendarizzato come prima fra le iniziative del Trainers’ club.

Non ci interessa definire una tecnica “migliore”, che battezzi il modo ufficialmente “giusto” di fare debriefing, ma esplorare le diverse tendenze e il loro rapporto da un lato con il carattere e il tratto personale di ogni professionista, dall’altro con il contesto in cui si realizza l’atto formativo.

Sono infatti convinto che, nello scambio di saperi e esperienze che avviene nella formazione degli adulti, non avrebbe senso definire “giusto” e “sbagliato”, mentre è particolarmente utile analizzare, insieme a persone che fanno il nostro stesso lavoro, posizioni personalmente valide.

È previsto, naturalmente, attestato di partecipazione per l’aggiornamento professionale.

Oltre a ciò, la diffusione degli atti prevista costituirà pubblicazione per i partecipanti che vorranno firmarli.

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Ancora date per il Trainers’ Club

insieme

Cari colleghi: Formatori, Coach, InTraCatalysts, Progettisti, Tutor, Professionisti della Conoscenza in genere!

A grande richiesta ecco a voi nuove date per gli incontri del

Trainers’ Club – Iniziative per professionisti della Conoscenza

Una serie di incontri di formazione/coaching/workshop dedicati all’aggiornamento continuo di chi si occupa professionalmente di formazione: confrontiamo le nostre modalità operative e le attribuzioni di senso con lo scopo di perfezionare le competenze e potenziare le abilità, utilizzando il metodo InverseTraining® in modo da crescere valorizzando in ognuno il proprio tratto stilistico personale e unico.fig house

Ogni modulo è verticalizzato su un tema specifico della professione, e articolato in due sessioni iT-PRO da quattro ore , che si svolgeranno alla Fig House – Roma Aurelio.

Però decidete al più presto: il costo contenuto e la possibilità di un’esperienza inverseTraining® di condivisione e crescita con altri esperti formatori rappresenta un’occasione interessante, ma i posti disponibili sono al massimo quindici per gruppo. Per di più cerchiamo di rimanere intorno a dieci partecipanti per edizione (pur senza lasciarne nessuna sotto il minimo, didatticamente funzionale, di sette).

Ricordiamo che

  • i moduli sono indipendenti (si può decidere di partecipare a uno solo, come a tutti),
  • ogni modulo è articolato in due incontri da quattro ore ognuno,
  • per ogni modulo è prevista l’attestazione dell’aggiornamento professionale seguito,
  • ogni edizione di ogni modulo produrrà un documento finale, il quale verrà diffuso come contenuto formativo gratuito (con protezione Creative Commons) e costituirà pubblicazione specialistica per ognuno dei partecipanti,

Costi:

  • € 50,00 introduzione al metodo inverseTraining® e abilitazione iT-USER (per chi non ne fosse già in possesso)
  • € 200,00 per ogni modulo didattico da 8 ore

Sconti e Convenzioni:

  • (EARLYBIRD) quanti non in possesso di abilitazione iT-USER potranno ottenerla gratuitamente se si iscriveranno entro febbraio 2016;
  • (ACCADEMIA DEI PROFESSIONISTI) Gli iscritti a Accademia dei Professionisti potranno essere ammessi ai corsi senza necessità di partecipare alle selezioni in ingresso; Le spese per la partecipazione ai corsi InverseTraining® costituiranno titolo per l’esenzione dal pagamento della quota associativa;
  • (CONNECTANCE) Gli associati a Connectance avranno diritto al 10% di sconto
  • (AIF) Gli associati all’ Associazione Italiana Formatori avranno diritto al 10% di sconto

Moduli:

Per i prossimi 4 mesi sono previsti i moduli:

  • tecnica e organizzazione del debriefing – martedì 8 e 22 marzo (due edizioni: AM e PM), mercoledì 9 e 23 marzo (due edizioni: AM e PM)
  • la definizione degli obiettivi fra coach e coachee – martedì 5 e 19 aprile (due edizioni: AM e PM), mercoledì 6 e 20 aprile (due edizioni: AM e PM)
  • quali strumenti: power point, lavagna, naked? – martedì 3 e 17 maggio (due edizioni: AM e PM), mercoledì 4 e 18 maggio (due edizioni: AM e PM)
  • l’integrazione del gruppo in aula – martedì 7 e 21 giugno (due edizioni: AM e PM), mercoledì 8 e 22 giugno (due edizioni: AM e PM)

Edizioni :

edizioni AM: dalle ore 10.00 alle 14.00

edizioni PM: dalle ore 15.00 alle 19.00


 

Sì!
mi occupo di formazione e

Voglio:

La bellissima sede dei corsi.

fig house2

Da sempre ci impegniamo per tenere i nostri corsi in spazi non solo confortevoli, ma connotati, non banali, capaci di arricchire di stimoli ogni intervento formativo.

Trovarsi in ambienti adatti a stimolare la creatività favorisce l’apprendimento e rende più efficace ogni arte della formazione, del coaching e dell’inverse training. fig house

Oggi siamo particolarmente fortunati: abbiamo sottoscritto un accordo per realizzare i nostri incontri formativi romani presso la the Fig House, quartiere Aurelio, dove hanno sede progetti e residenze artistiche internazionali, a fianco dello studio dell’artista Luca Donnini.

Avremo la possibilità di costruire pensieri in un luogo affascinante in cui risiedono stabilmente creatività e cultura, a un passo dal Vaticano e a poche centinaia di metri dalla metropolitana, in un giardino di straordinaria piacevolezza.

Guardate le foto e, se non vi sembra un’aula per la formazione, abbiamo raggiunto lo scopo: è il posto che stavamo cercando.

Siti Web Istituzionali e Brand

Siti Web Istituzionali e Brand non sono concetti contrapposti, né alcuna legge obbliga a realizzare siti di enti locali esclusivamente dedicati alle esigenze burocratiche.

Al contrario, il sito web può essere un’occasione per mostrare al visitatore un’immagine invitante, non solo per turisti potenziali, ma anche per investitori o imprenditori alla ricerca di spazi per impiantare attività produttive.

Un nuovo intervento di formazione/workshop in cui vedremo come i siti web degli enti locali possono soddisfare gli obblighi di legge e, allo stesso tempo, essere uno strumento per la valorizzazione del territorio, allo scopo di attirare turismo, investimenti, attività produttive, popolazione, generando valore percepibile dalla stessa cittadinanza.

maggiori particolari

Siti Web Istituzionali e Brand

Il sito .gov per la scuola

scuola

Il sito .gov per la scuola

(modulo base)

Come tutta la pubblica amministrazione anche ogni scuola è tenuta a pubblicare il proprio sito istituzionale con dominio “.gov”.

Ovviamente questo non rappresenta solo una modifica dell’indirizzo internet, con la redazione del sito stesso lasciata alla libera interpretazione dell’incaricato del DS: ci sono un certo numero di elementi obbligatori da inserire e tenere aggiornati, pertanto per ogni istituto sarà necessario identificare e realizzare una specifica organizzazione dei contenuti e una proscuolacedura di inserimento, aggiornamento e controllo.

Abbiamo progettato per voi, basandoci su queste specifiche esigenze, un intervento misto di formazione/workshop, che comprende otto ore di erogazione di competenze e otto di realizzazione pratica del sito.

L’intervento è erogato con il metodo InverseTraining®, con le medesime modalità nostro corso “fatevi i siti vostri”, ma con l’aggiunta di due moduli da due ore (uno formativo e uno pratico) incentrati sulla normativa della comunicazione istituzionale.

Durante l’attività sarà realizzato il sito di ognuna delle scuola partecipanti e, allo stesso tempo, verrà erogata la formazione necessaria per realizzarlo e mantenerlo.

Il tutto in otto incontri da due ore ognuno una o due volte la settimana (sono naturalmente possibili diverse modulazioni dell’intervento formativo).

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