il Concetto

SEZIONE ALGORITMICA:
LA MACCHINA A 16 CORDE DI BRUCE DITMAS

Il quartetto Bruce Ditmas’ Algorithm Section presenta un algoritmo strumentale unico: “La Macchina a 16 Corde”. Questo concetto racchiude la distintiva architettura sonora creata dalla combinazione della chitarra a 6 corde di Antonio Jasevoli, della chitarra a 6 corde di Guido Silipo e del basso a 4 corde di Lorenzo Feliciati—un totale di 16 corde che orbitano attorno all’universo ritmico di Bruce Ditmas.

Questa configurazione a 16 corde crea una straordinaria matrice di possibilità armoniche. L’approccio a due chitarre permette dialoghi contrappuntistici intricati, texture armoniche espanse e una palette di timbri più ampia rispetto ai quartetti jazz tradizionali. Ogni corda diventa una voce in questa complessa equazione matematica del suono, con la batteria di Bruce Ditmas che agisce come unità centrale di elaborazione che orchestra il flusso ritmico e l’interplay dinamico.

La “Macchina a 16 Corde” opera secondo una sua logica interna—un sistema in cui le frasi melodiche possono essere divise, moltiplicate, frammentate e ricombinate attraverso gli strumenti a corda, creando pattern che si spostano ed evolvono durante ogni performance. Questo approccio consente al quartetto di costruire strutture sonore che spaziano da texture delicate e trasparenti a paesaggi sonori densi e potenti.

Nelle performance dal vivo, la Macchina a 16 Corde dimostra la sua vera natura algoritmica, mentre i motivi musicali vengono passati tra i musicisti, trasformati attraverso l’improvvisazione e intessuti nel tessuto collettivo del suono. Il risultato è una musica che appare sia meticolosamente calcolata che organicamente viva—una perfetta incarnazione della precisione matematica e dell’espressione umana che definisce il meglio del jazz contemporaneo.